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Dizion. 4° Ed. .
STALLA
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STALLA.
Definiz: | Stanza, dove si tengono le bestie. Lat. stabulum. Gr. ἔπαυλος; ma diversifica secondo i varj usi, che
se ne fanno; Stalla di cavalli, Lat. equile, Gr. ἱπποστασία: di bovi, Lat.
bovile, Gr. βουστασία: di pecore, Lat.
ovile, Gr. ποίμνιον: di porci, Lat.
volutabrum, hara, Gr. συφεός. |
Esempio: | Tes. Br. 3. 6. La stalla de' cavalli, e de' buoi debbia guardare verso mezzodì
ec. e sì dee essere la stalla pendente, per discorrere tutti gli umori, che nascono a' piedi delle bestie.
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Esempio: | Bocc. nov. 50. 18. L'un degli asini ec. era uscito della stalla. |
Esempio: | E Bocc. nov. 91. 5. Io credo, ch'e' sia ben fatto, che noi
diamo stalla a queste bestie (cioè: riposo, e rinfrescamento nella stalla) |
Definiz: | §. I. Serrar la stalla, perduti i buoi, o simili, proverb. che vale Cercar de' rimedj, seguito il
danno. Lat. accepto damno, ianuam claudere; clypeum post vulnera sumere,
Ovid. |
Esempio: | Franc. Sacch. nov. 184. Io saprò oggimai, che mi fare, e serrerò la stalla,
poichè io ho perduto i buoi. |
Definiz: | §. II. Chi ha cavallo in istalla, può ire a piè; pur altro proverb. che si dice di
Chi può, e non vuole pigliare le sue comodità. |
Esempio: | Varch. Ercol. 72. Di quelli, che hanno il modo a vestir bene, e nondimeno vanno
malvestiti, si dice: chi ha cavallo in istalla, può andare a piè. |
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